20 Marzo 2014 | News

L’ORIENTEERING DIVENTA MATERIA SCOLASTICA

Ai primordi dell’orienteering in Italia, favoleggiavamo che questo sport era “addirittura” materia scolastica nei paesi scandinavi. Un mito che oggi, a distanza di 35 anni,  sta diventando realtà anche nel nostro paese.

Dall’anno scolastico 2014-2015 infatti, verrà inserito nei Licei Scientifici “l’indirizzo sportivo” e l’orienteering sarà materia obbligatoria curricolare (una sperimentazione che il MIUR ha introdotto con il DPR n.52 del marzo 2013). Sarà coinvolto un Liceo Scientifico per provincia ed una sola sezione di tale liceo.

Nel Veneto quindi, dal prossimo anno scolastico, ci saranno 7 licei scientifici con indirizzo sportivo.

Essi sono: “Galileo Galilei” (Verona); “Da Vinci” (Treviso); “U.Follador” (Agordo – Belluno); “P.Paleocapa” (Rovigo); “I.Newton” (Camposanpiero – Padova); I.T.C.  IPSIA (Asiago-Vicenza); “G.Galilei” (Dolo –Venezia).

Accanto ai Licei “ordinari” vi sono ovviamente altre scuole di tipo “paritario” dove la sperimentazione è già in atto da qualche anno e che potranno approfittare dell’interesse che tale novità creerà nelle famiglie.

L’insegnante di educazione fisica, nel primo biennio, affiancato o meno da esperti esterni, oltre all’atletica leggera, svilupperà, per quanto riguarda l’orienteering, la conoscenza dell’uso della bussola e della lettura della mappa, approfondirà la conoscenza delle regole e la pratica di questo sport e insegnerà come si organizzano le gare (nel nostro caso sarà interessante parlare anche del lavoro del tracciatore e dei fattori di difficoltà che esso inserisce nei percorsi di vario livello). Nel secondo anno, probabilmente sarà dato spazio anche alla cartografia. Come ben si comprende si tratta di un interessante sfida anche per la nostra Federazione che dovrà mettere a disposizione il meglio delle proprie conoscenze in fatto di metodologia e didattica per questo livello di età, se non addirittura incrementare la ricerca in questo settore.

Nel quinquennio dei Licei Scientifici ad indirizzo sperimentale, saranno sviluppate anche nozioni di diritto dello sport, tecniche manageriali e marketing applicato alle manifestazioni sportive.

Nel pieno rispetto delle pari opportunità sarà dato rilievo non solo al ruolo di giocatore/atleta, ma anche a quello di arbitro/giudice e a quello di organizzatore e con la stessa logica sarà dato spazio allo sport per disabili.

Che l’orienteering sia esplicitamente citato e previsto come materia obbligatoria nella scuola, sia pure nel solo primo biennio dei licei scientifici, è un formidabile riconoscimento della valenza educativa del nostro sport, derivata sicuramente dalle sue specificità interdisciplinari e dalla sua spiccata valenza formativa della dimensione atletica, psicologica, del carattere e del comportamento.

Questa sfida potrà essere colta anzitutto dai genitori che pensano al futuro dei loro figli in un ambito sportivo, dai docenti che promuovono l’orienteering nella scuola e da tutti i dirigenti dei Club della FISO.

Deve essere però sgomberato il campo dall’equivoco che l’orienteering nei Licei diventi un nuovo serbatoio da cui la FISO possa attingere i propri campioni, oltre a respingere l’idea che si istituiscano dei “licei sportivi”, per chi, svolgendo attività agonistica “intensiva”, ha bisogno di frequentare una scuola meno impegnativa ed esigente. Lo sport nei nuovi licei scientifici, ha invece piena valenza di “indirizzo formativo” in grado di educare non solo alla pratica sportiva (agonistica o meno), ma anche formare nuovi dirigenti di Club, Event-Manager, arbitri e giudici, in una parola persone che possano e sappiano passare “dalla passione alla professione nello sport”.

Walter Peraro

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